A Londra, circa 130 persone perdono la vita ogni anno per omicidio, distribuendo il dolore ai propri cari e un costo annuale di oltre 120 milioni di sterline per la città.
La Violence Reduction Unit di Londra ha incaricato un Behavioral Insights Team di analizzare le tendenze degli omicidi.
In un recente studiail team ha analizzato 50 casi di omicidio, esaminando sei fattori principali: salute mentale, droghe, alcol, bande, social media ed escalation.
I ricercatori hanno scoperto che 29 dei 50 casi analizzati riguardavano in qualche modo la salute mentale, in cui il sospettato e le vittime tendevano ad essere più anziani. Solo una vittima aveva meno di 25 anni nei casi analizzati. In quel caso, la vittima era un bambino di 5 anni.
Le droghe erano collegate a 26 dei 50 casi e l’alcol a 16. Inoltre, lo studio ha trovato un legame più cruciale tra la dipendenza e gli omicidi rispetto all’uso prima del reato.
Ad esempio, 22 casi riguardavano una storia di tossicodipendenza sia per la vittima che per il sospettato, mentre solo 10 riguardavano droghe consumate prima del crimine.
Tuttavia, la tendenza non ha resistito per quanto riguarda l’alcol, dove il numero di casi di consumo precedente e dipendenza era praticamente lo stesso.
Altrove, il coinvolgimento di gang e i social media erano prevalenti in 14 casi ciascuno.
Lo studio ha rilevato che le rapide esplosioni erano comuni, ma i casi che impiegavano cinque minuti per intensificarsi fornivano opportunità di intervento.
Mentre lo studio è stato pubblicato questo mese, un’analisi più approfondita di 300 casi sarà condotta per una guida più conclusiva. Tuttavia, lo studio ha offerto soluzioni e raccomandazioni chiave per una migliore comprensione degli omicidi nella capitale inglese.
La principale raccomandazione del rapporto è che le agenzie lavorino per costruire un sistema di dati migliore, che dovrebbe essere rappresentativo, ad alto volume, completo, informativo, rilevante per la polizia e accessibile.
Capire l’omicidio: un’analisi quadro è il rapporto più recente dell’Unità di riduzione della violenza di Londra e può essere letto qui.